Il Premio letterario Qulture ti pubblica @ Una Ghirlanda di Libri, nato lo scorso anno dalla collaborazione tra l’Associazione Qulture, Felici Editore e Una Ghirlanda di Libri, si arricchisce quest’anno del contributo di alcuni importanti nomi della critica letteraria italiana che hanno accettato di ricoprire il ruolo di giurati per la sezione romanzo/raccolta di racconti.

Prima di svelarveli, ripercorriamo in breve la storia, sia pur recente, del nostro Premio. L’Associazione Qulture, che ha una vocazione editoriale e collabora con l’editore pisano Felici – per il quale cura le due collane di narrativa AcquaRagia e Quetzal – ha ideato questo concorso letterario per inediti, mettendo in palio per gli scrittori il premio più ambito: la pubblicazione. Sono state individuate diverse sezioni ed è stato previsto di valorizzare le poesie e i racconti selezionati mediante la loro pubblicazione in un’antologia, e di premiare il vincitore tra i romanzi o le raccolte di racconti con un contratto editoriale e la pubblicazione in una delle due collane di Qulture.

Dall’incontro con le instancabili organizzatrici di Una Ghirlanda di Libri – la Fiera dell’editoria indipendente inaugurata lo scorso anno a Cinisello Balsamo (MI), che ha suscitato un sincero entusiasmo tra gli addetti ai lavori, nonostante il periodo reso difficile dalla pandemia – è nata l’idea di collaborare nell’organizzazione del premio e di svolgere la cerimonia di premiazione in occasione della Fiera. “Qulture ti pubblica” è diventato, così, “Qulture ti pubblica @ Una Ghirlanda di Libri” e si è arricchito del premio Ghirlanda’s Choice, assegnato dalle organizzatrici della Fiera, che oggi hanno dato vita all’associazione LeGhirlande.

Lo scorso 27 settembre, nella splendida Villa Casati di Soncino, dove l’Associazione Qulture era presente anche con il suo stand di libri, la premiazione ci ha donato una grande soddisfazione. Abbiamo portato con noi, fresca di stampa, l’antologia Una spremuta d’arancia; le organizzatrici della Fiera hanno assegnato il premio Ghirlanda’s Choise alla giovane e promettente Maddalena Marcarini per la sua raccolta Schegge, e abbiamo svelato in diretta il vincitore della sezione romanzo. Anzi, i vincitori, visto che ci siamo lasciati prendere la mano e ne abbiamo premiati addirittura tre! Non solo George Gavrilita, ma anche Titti Federico e Fabiana Ratti.

Dato che Qulture fa ciò che promette, dopo la firma dei contratti e il doveroso lavoro di editing, qualche settimana fa La sua essenza era musica di George Gavrilita ha visto la luce e ha già un nutrito calendario di presentazioni; Il marchio del Blocco Est di Fabiana Ratti e Asbestos di Titti Federico sono in dirittura di arrivo e usciranno nel mese di luglio.

Nel frattempo, la seconda edizione del Premio è in pieno svolgimento. Il bando è scaduto e i giurati sono al lavoro per selezionare i vincitori del 2021, che saranno premiati a Cinisello Balsamo il 26 settembre prossimo. E, a proposito di giurati, vi sveliamo adesso i nomi di coloro ai quali sarà affidata la cinquina dei romanzi e raccolte di racconti finalisti; a loro spetterà il compito di decretare la vincitrice o il vincitore.

Giuseppe Lupo è scrittore e saggista. Insegna letteratura italiana contemporanea all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e di Brescia. I suoi interessi di scrittore e di studioso sono rivolti verso le suggestioni della modernità, il racconto delle trasformazioni antropologiche del Novecento, l’indagine sulla civiltà industriale e post-industriale. Ha pubblicato diversi romanzi, con i quali ha vinto numerosi premi letterari, fra cui il Viareggio, il Selezione Campiello, il Mondello, l’Alassio-Centolibri, il Giuseppe Dessì, il Vittorini, il Frontino-Montefeltro. Nel 2018 dal suo romanzo Gli anni del nostro incanto è stata tratta una pièce dalla compagnia Teatro Minimo di Basilicata. Ha pubblicato anche saggi e curato opere di Libero De Libero, Franco Fortini, Ottiero Ottieri, Mario Pomilio, Leonardo Sinisgalli, Elio Vittorini. Collabora alle pagine culturali del “Sole24Ore”, dirige la rivista “Studi Novecenteschi” e la collana Novecento.0 per Hacca Editore. Le sue ultime opere narrative: Breve storia del mio silenzio (2019), candidato allo scorso Premio Strega, e Il pioppo del Sempione (2021). I suoi ultimi saggi: La letteratura al tempo di Adriano Olivetti (2016), Civiltà Appennino (con Raffaele Nigro, 2020), La Storia senza redenzione. Il racconto del Mezzogiorno lungo due secoli (2021).

Giuseppe Lo Castro insegna Letteratura italiana presso l’Università della Calabria. Si è occupato prevalentemente di storia del romanzo dal Settecento al Novecento e di narrativa breve. Ha studiato in modo particolare l’opera di Giovanni Verga, cui ha dedicato i volumi Giovanni Verga. Una lettura critica (Rubbettino, 2002), La verità difficile. Indagini su Verga (Liguori, 2012) e l’edizione critica commentata di Dal tuo al mio. Dramma e romanzo (Centro Editoriale e Librario Università della Calabria, 1999). Ha curato inoltre, insieme ad altri, i volumi: La tentazione del fantastico. Racconti italiani da Gualdo a Svevo (Pellegrini, 2007), e Scrittori in corso. Osservatorio sul racconto contemporaneo (Rubbettino, 2012) e ha scritto su Boccaccio, incipit dei romanzi, romanzo del Settecento, Leopardi, Nievo, narrativa della Sardegna e linea siciliana del romanzo italiano, cui ha dedicato l’ultimo suo volume Costellazioni siciliane. Undici visioni da Verga a Camilleri (Pisa, Ets, 2018). Insieme a Gianfranco Ferraro ha curato una ricerca collettiva sulla poesia di Jolanda Insana, con alcuni inediti, «Pupara sono». Per la poesia di Jolanda Insana. Con inediti e rari (Cosenza, Falco, 2019).

Cristina Savettieri è docente di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università di Pisa. Ha lavorato alla Freie Universität Berlin come Alexander von Humboldt Research Fellow e alla University of Edinburgh come Marie Skłodowska-Curie Fellow. È membro della redazione della rivista «Allegoria» (https://www.allegoriaonline.it), di cui cura la sezione delle recensioni Tremila battute. Tra i suoi principali interessi di ricerca l’opera di Carlo Emilio Gadda, il modernismo italiano ed europeo, le teorie e le pratiche del tragico da Aristotele all’età moderna, la narrativa contemporanea, la cultura della Prima guerra mondiale. Il suo studio La trama continua. Storia e forme del romanzo di Gadda (Pisa, 2008) ha ricevuto l’Edinburgh Gadda Prize nel 2010.

Che dire? Beati coloro che hanno inviato il loro manoscritto!

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