𝐐𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐭𝐫𝐨𝐯𝐢 𝐨𝐯𝐮𝐧𝐪𝐮𝐞! Pochi giorni fa era al “Più libri più liberi” di Roma.

Le foto aiutano sicuramente a mostrare l’entusiasmo di “esserci”, ma abbiamo pensato di fare due domande a chi, di 𝙌𝙪𝙡𝙩𝙪𝙧𝙚, era all’importante Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria.

Due domande che mostrino un andare e un tornare. Perché, come in ogni viaggio, dove si arriva si porta qualcosa e qualcosa si prende per tornare a casa.

Due domande per provare a mettere sopra una pagina luci, colori, odori, sapori, suoni e pure quel contatto che ancora ci sfugge.

Due domande che sono: Cos’hai portato con te al “Più libri più liberi”? Cos’hai portato con te a casa, al ritorno?

𝙈𝙖𝙣𝙤𝙡𝙖 𝘾𝙚𝙘𝙘𝙖𝙧𝙚𝙡𝙡𝙞

Cos’hai portato con te al Più Libri Più Liberi?

Parto all’alba, con una valigia arancione piena di abiti che non indosserò e scarpe comode. La mente affollata da mille pensieri stanchi che si arrendono allo sferragliare del treno e a quell’intima gioia che pervade l’attesa. Destinazione: Roma, Più libri, più liberi. È già bello così.

Cos’hai portato con te a casa, al ritorno?

Porto a casa una nuvola rossa e più di una scala mobile per poterla raggiungere. Gli occhi di chi ha preso due aerei in un solo giorno per guardare i nostri di occhi. Lo sguardo di Zerocalcare che non ha incontrato il mio, ingoiato da una folla appassionata. Quelli appuntiti dei bambini ai quali leggo un libro, improvvisando. Le mani chiuse a pugno, a mo’ di saluto, di chi ancora non conoscevo o avevo conosciuto attraverso un video. Le copertine dei libri che non ho potuto sfiorare ma dei quali mi è parso di sentire l’odore di carta vergine. I nostri libri e l’emozione di raccontarli, sempre come fosse la prima volta. La gentilezza di un autore che sboccia e la sua emozione tra le mura di casa. E quella dei tassisti mentre guardo Roma da una vetrina.

𝙂𝙞𝙤𝙧𝙜𝙞𝙤 𝙑𝙖𝙣𝙣𝙞

A Più Libri Più Liberi c’ero stato solo come visitatore ed ero un po’ preoccupato di dover allestire lo stand e fare la chiusura con Paolo Nocchi, anche lui alla prima esperienza. Oltretutto avevamo partecipato solo a una riunione su Skype tempo fa e non ricordavo neanche che faccia avesse. Invece ci siamo subito trovati in sintonia. Abbiamo allestito lo stand in poco tempo e il giorno dopo è partita l’avventura. Non sapevo proprio cosa aspettarmi. C’era odore di nuovo. Tanti giovani, tanti bambini con la voglia di esserci, di conoscere. “In Italia si legge poco!” Sarà anche vero ma l’entusiasmo delle persone, giovani e non, era contagioso. Maledetto Covid! Quante persone avrei voluto abbracciare, stringere e guardare senza ‘sta odiosa mascherina a far da filtro alle emozioni. È stata comunque un’esperienza esaltante che ha ancor più rafforzato l’amicizia che lega fortemente noi di Qulture; Michela, Manola, Paolo e il nostro stupendo ultimo arrivato: Giangiacomo Tedeschi. Non è venuto solo a presentare il suo bellissimo libro ma ci ha ospitato ed è voluto rimanere con noi fino alla chiusura. Il nostro partner editoriale Fabrizio Felici è venuto a trovarci martedì 7. Nomen omen! Riporto a casa tanta amicizia, tanti nuovi progetti, tanta voglia di fare. “Con la cultura non si mangia!” ma senza si muore soli, tra noia e abbrutimento.

𝙑𝙞𝙣𝙘𝙚𝙣𝙯𝙤 𝙈𝙖𝙨𝙘𝙚𝙡𝙡𝙖𝙧𝙤

L’evento romano ha per me rappresentato due cose: una novità e una conferma. Sia pur romano, la novità è stata entrare per la prima volta nella “Nuvola”, molto più bella di come la immaginassi e, ovviamente, fare la conoscenza di Michela e di alcuni tra gli associati a Qulture. La conferma? Come in altre occasioni, ricevere le medesime sensazioni da questo genere di “Fiera campionaria del Libro”. Gente che gira tra gli stand, che sfoglia libri e legge copertine. Che parla, che sfoggia capi per passare inosservati (v. Mughini). Ma poi compra? Mi dispiacerebbe se accadesse ciò che avviene di fronte alle firme, si entra nel negozio, si misura l’abito, si ringrazia, si saluta e poi lo si acquista on-line. Il libro è di carta, va sfogliato, annusato e letto ovunque, in poltrona, a letto, al mare, anche in bagno, se la cosa piace. Ma soprattutto va acquistato in libreria. Cosa ho ricevuto, l’ho detto. Cosa ho dato? Credo nulla.

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Gli amici, gli autori e i sostenitori di 𝙌𝙪𝙡𝙩𝙪𝙧𝙚 presenti al “Più libri più liberi” erano, in un ordine che più sparso non si può: Michela Rossi, Giorgio Vanni, Manola Ceccarelli, Paolo Nocchi, Fabrizio Felici, Giangiacomo Tedeschi, Giorgio Bernard, George Gavrilita, Tiziano Lauri, Francesco Padula, Vincenzo Mascellaro, Marco Ciaurro, Italo Persegani…

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